La storia dell'Automobile Club di Wiesbaden inizia con l'elezione del primo consiglio direttivo Otto Heinrich Adolf Henkell, Hermann Schmidt e Paul Zink il 24 marzo 1904. Le prime attività sportive si svolsero nello stesso anno, quando il club fu responsabile di un punto di controllo alla famosa "Gordon-Bennet Race" nel Taunus. Tra i partecipanti vi erano nomi noti come Ettore Bugatti, Carl e Richard Benz, August Horch e Wilhelm von Opel. Il 1° Torneo automobilistico del 21 e 22 maggio 1921 consisteva in un rally a Wiesbaden e in una gara sulla pista Opel di Rüsselsheim. Il torneo divenne internazionale per la prima volta nel 1928.

I balli festosi nel Kurhaus, l'esposizione automobilistica con il concorso di bellezza per il "Nastro d'Oro", la salita sull'Hohe Wurzel e la corsa "Intorno al Neroberg" (tenutasi annualmente dal 1923 al 1933) furono eventi sportivi e sociali di spicco per la città, con partecipanti provenienti da tutta Europa. Sul circuito del Neroberg, lungo 12,5 km, con 87 curve e notevoli dislivelli, parteciparono tutti coloro che all'epoca praticavano l'automobilismo in Germania e nei Paesi limitrofi. Per la prima volta fu utilizzato anche il cronometraggio completamente elettrico. Questo sviluppo fu bruscamente interrotto nel 1934 dallo scioglimento dei club automobilistici durante l'era nazista.

Il nuovo inizio ebbe inizio il 7 maggio 1948, e la prima tappa tedesca di durata dopo la Seconda Guerra Mondiale prese il via nel 1951. Negli anni successivi, il Rally di Wiesbaden divenne un appuntamento fisso del rallismo europeo, fino a quando non fu interrotto nel 1971. Dopo la ricostruzione dell'Hockenheimring nel 1966, il Wiesbadener Automobilclub diede vita a una gara su circuito internazionale con il Gran Premio di Hockenheim. Tuttavia, poiché il rischio finanziario di eventi così importanti non era più sostenibile per il club, quest'ultimo decise di interrompere l'organizzazione di queste gare nel 1984. Tuttavia, il club ha riportato in vita il Rally di Wiesbaden nel 2011.

Cronaca dell'Automobile Club di Wiesbaden, Wiesbaden 1979.