Un borgo tra castello, vino e modernità
Il Frauenstein è caratterizzato dal suo castello, dalla viticoltura, dall'affascinante agricoltura e dalla sua ricca storia.
Il castello
Le origini di Frauenstein sono indissolubilmente legate al Castello di Frauenstein. Intorno al 1300, Sigfrido IV von Frauenstein vendette il castello e i terreni all'arcivescovo di Magonza. Questa vendita assicurò all'arcivescovo un fianco strategico per il Rheingau e portò a dispute di lunga durata tra l'Elettorato di Magonza e i Conti di Nassau. Le fattorie di Nassau intorno al villaggio impedirono a Frauenstein di espandersi per secoli.
Nel corso degli anni, diverse famiglie nobili acquistarono quote del castello e costruirono magnifiche case a graticcio nel villaggio. Lo Schönbornsche Hof (1571) e il Falkersche Hof (1573) sono tra gli edifici più importanti e antichi di Frauenstein.
Viticoltura in Frauenstein
La viticoltura nel Frauenstein ha una lunga tradizione che risale al XIII secolo. Particolarmente degni di nota sono i vigneti "Im Marschall", già documentati all'epoca. La maggior parte dei vigneti apparteneva all'Arcivescovado di Magonza e veniva coltivata dai contadini locali su base di affitto. Oggi esistono ancora numerosi vigneti, come "Im Herrenberg" e "Uff dem Sand", citato già nel 1699. La viticoltura non era solo decisiva dal punto di vista economico, ma rappresentava anche una parte importante dell'identità culturale del Frauenstein.
La parrocchia
Nel 1544 Frauenstein si separò dalla parrocchia madre di Schierstein e divenne una parrocchia indipendente. La chiesa cattolica, dedicata a San Giorgio e Santa Caterina, era originariamente una cappella. Tra il 1505 e il 1540 fu trasformata in un edificio a sala con una torretta sul crinale. Quando Frauenstein divenne parrocchia, le fu concesso il diritto di celebrare battesimi, matrimoni e funerali.
La decadenza del castello
Nel XVIII secolo il castello, che non era mai stato esposto a grandi minacce militari, cominciò lentamente a cadere in rovina. Alla fine del secolo, la decadenza era già in fase avanzata. Nel 1803 Frauenstein passò al conte di Nassau, che nel 1808 abolì la servitù della gleba e concesse agli abitanti la libertà di movimento. In questo contesto, per "libertà di movimento" si intende il diritto di scegliere il proprio luogo di residenza e di lavoro senza restrizioni.
Dalla Prussia alla modernità
Frauenstein divenne prussiano nel 1866. Nel 1871 fu incorporato nel nuovo distretto di Wiesbaden. Nel 1848, il sindaco sostituì la sindaca come capo del villaggio, il che portò a una maggiore unità amministrativa. Da questo momento in poi si sviluppò una vivace vita di club. La prima società corale maschile fu fondata nel 1872. La società di ginnastica seguì nel 1884 e l'associazione dei viticoltori nel 1898. Il corpo dei vigili del fuoco volontari fu fondato nel 1904. Nel 1926 Frauenstein fu collegato alla rete idrica e del gas, un passo importante verso la modernizzazione del villaggio.
Incorporazione a Wiesbaden
Frauenstein fu infine incorporato a Wiesbaden nel 1928. Questo passo ha incontrato inizialmente la resistenza della popolazione, ma ha portato numerosi miglioramenti, soprattutto in termini di infrastrutture e collegamenti con la città. Nonostante l'incorporazione, Frauenstein mantenne il suo carattere di villaggio e continuò a svilupparsi.
Punto di forza storico
Accanto alla chiesa di San Giorgio si trova il tiglio millenario, noto anche come "tiglio del sangue". Secondo la leggenda, un signore del castello uccise l'amante della figlia che voleva fuggire con lei. Lei piantò il tiglio per il dolore.